Prevenzione dell'ipotermia e delle lesioni da pressione in sala operatoria
31 Marzo 2025

Prevenzione dell’ipotermia e delle lesioni da pressione in sala operatoria
Garantire la sicurezza e il benessere del paziente in sala operatoria è una priorità per ogni équipe medica. Ogni procedura è studiata per minimizzare i rischi: sterilizzazione e igiene prevengono le infezioni, l’anestesia riduce il dolore e l’immobilità, mentre le tecnologie avanzate limitano danni tissutali e cicatrici. Tuttavia, durante un intervento chirurgico, possono verificarsi condizioni che richiedono ulteriori strategie di protezione.
Ipotermia e lesioni da pressione: rischi da non sottovalutare
L’ipotermia perioperatoria, ovvero un abbassamento significativo della temperatura corporea, è una conseguenza comune dell’anestesia e delle procedure chirurgiche. Può aumentare il rischio di complicanze come una maggiore perdita di sangue intraoperatoria, necessità di trasfusioni, infezioni, tempi di recupero più lunghi e ridotta efficacia dei farmaci.
Strategie per ridurre i rischi
Il mantenimento della temperatura corporea entro il range normotermico (tra 36°C e 38°C) è una delle strategie più efficaci per prevenire l’ipotermia. Inoltre, l’adozione di soluzioni che riducano la pressione tra il paziente e il piano operatorio può contribuire a minimizzare il rischio di lesioni da decubito.
Le linee guida raccomandano un approccio combinato per il riscaldamento del paziente, integrando diverse tecniche per garantire un maggiore livello di protezione e comfort. L’obiettivo è fornire un supporto efficace agli operatori sanitari affinché possano migliorare gli esiti chirurgici e offrire un’assistenza sempre più sicura e di qualità.
Per saperne di più:
https://www.seda-spa.it/gestione-della-temperatura-corporea-1040.htm
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