Encefalopatia ipossico-ischemica (EII) nei neonati. Quali sono le cause e cosa si può fare
24 Luglio 2023
Cos’è l’EII?
L’EII è una malattia del cervello causata dalla mancanza di ossigeno al neonato al momento della nascita.
Uno studio clinico in perinatologia rileva inoltre che l’ischemia ipossica è la privazione dell’ossigeno con riduzione del flusso sanguigno, mentre l’EII si riferisce al danno cerebrale che si verifica a causa della privazione di ossigeno.
Il documento afferma che “l’ipossia-ischemia nel periodo perinatale è una causa importante di paralisi cerebrale e disabilità associate nei bambini”, e che questa sindrome clinica include convulsioni, attività epilettica, ipotonia, scarsa alimentazione, e un livello di coscienza depresso che dura in genere da 7-14 giorni. (1)
Le cause dellÂ’EII
L’EII che può essere determinata dall’asfissia perinatale che si verifica in tutto il processo del parto, comprese le fasi antepartum, intrapartum e postpartum che può avvenire per le seguenti cause:
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Problemi di placenta - Problemi che interessano il flusso di sangue al feto come preeclampsia, coaguli di sangue o problemi di flusso alla placenta, eccessivo sanguinamento della placenta e problemi del cordone ombelicale.
Sorgente materna - La salute e le condizioni della madre possono anche causare lÂ’EII tra cui uso di droghe, travaglio prolungato, malattia materna o trauma.
Problemi di sviluppo nel feto - Ulteriori cause di EII includono problemi derivanti dal feto come anormalità genetiche, ictus fetale, infezioni e posizione fetale.
Prevenzione dei danni da EII
Una volta che lÂ’EII si verifica, non esiste una sola cura. I problemi devono essere trattati in modo intensivo per ripristinare la frequenza cardiaca, il flusso sanguigno e lÂ’ossigeno al bambino.
Per molti anni i professionisti della medicina potevano fare poco per i bambini che vivevano con lÂ’EII.
I problemi di sviluppo possono essere affrontati con la terapia e spesso aiutano in una certa misura, ma raramente possono risolvere completamente un problema. Senza una cura definitiva, lÂ’attenzione si concentra sulla prevenzione della privazione di ossigeno al cervello e impedendo che la privazione causi danni se si verifica.
È anche necessario considerare che il cervello è spesso l’ultimo organo a essere danneggiato
dall’ipossia, quindi se il cervello soffre di danni è probabile che anche altri organi siano danneggiati.
Un modo efficace per trattare questa condizione è con la gestione mirata della temperatura (Target Temperature Management), essenzialmente inducendo l’ipotermia.
La sua affermazione è supportata da uno studio di ricerca condotto da Seetha Shankaran, M.D. che prevede l’uso dell’ipotermia terapeutica a un livello di 33,5°C entro 6 ore dalla nascita mantenendola per 72 ore.
La conclusione dello studio è che “l’ipotermia riduce il rischio di morte o invalidità nei bambini con encefalopatia ipossico-ischemica moderata o grave”. (2)
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Riferimenti:
(1) Ali Fatemi, MD, Mary Ann Wilson, PhD,
and Michael V. Johnston, MD; "Hypoxic Ischemic Encephalopathy in the
Term Infant", Clin Perinatol. 2009 Dec; 36(4): 835–vii.
(2) Seetha Shankaran, M.D., Abbot R. Laptook, M.D., et al, "Whole-Body
Hypothermia for Neonates with Hypoxic–Ischemic Encephalopathy", NEJM
Oct. 13, 2005
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