L’importanza della comunicazione in Terapia Intensiva
Relazionarsi con gli altri diventa ancora più importante quando vi è la necessità di esprimere bisogni o sensazioni in momenti della vita particolarmente complessi, proprio come accade, ad esempio, quando una persona si trova ad affrontare un periodo in terapia intensiva.
I pazienti “silenziosi” della Terapia Intensiva
Purtroppo alcuni pazienti della terapia intensiva per ragioni contingenti (es. sottoposta a ventilazione meccanica) oppure per cause pregresse (es. affetta da patologia neuromuscolare) non possono comunicare con le parole.
La perdita della capacità di parlare costituisce così uno dei motivi di più grande sofferenza per una persona ricoverata e per i suoi familiari.
Studi dimostrano che, nei pazienti sottoposti ad intubazione in terapia intensiva, la difficoltà di non poter parlare è sentita nel 90% dei casi più del dolore o del fastidio per il tubo stesso.
Anche usciti dalla terapia Intensiva, i pazienti possono accusare sintomi come attacchi di panico, paura, tristezza, dolore o flashback, tipici del Disturbo Post traumatico da Stress (PTSD).
La comunicazione come necessità
È quindi sempre più evidente che per assistere il paziente in terapia intensiva, soprattutto se è intubato e cosciente, è importante stabilire un’efficace relazione comunicativa.
Comunicare in modo efficace significa contenere lo stress che un’inadeguata comunicazione reca sempre con sé, sia per il paziente sia per l’operatore.
La Comunicazione Aumentativa e Alternativa
Per rispondere a questi bisogni si stanno facendo strada sempre più nuovi strumenti (diario paziente) e metodi (Comunicazione Aumentativa e Alternativa, CAA) che aiutano gli operatori in questo difficile compito.
DICo® 1000 è un dispositivo per la CAA innovativo, che nasce come risposta al bisogno del paziente e di chi lo assiste, nella consapevolezza che la comunicazione stia alla base della relazione di cura.
Peraltro, il contesto degli ultimi anni, vede la Terapia Intensiva sempre più attenta alla condivisione di esperienze di pazienti e familiari con il fine ultimo di migliorare la qualità di cura ed il recupero sociale del paziente stesso.